Qualche giorno fa su Instagram…

 


Non sono un’appassionata del “Grande Fratello“, ma in questi ultimi due anni (compresi i primi anni di messa in onda) é un appuntamento che non perdo quasi mai (al punto tale da recuperare on-line le clip che più attirano il mio interesse), ma solo perché mi piace studiare la società, nonché il comportamento delle persone che interagiscono in gruppo. Anche in televisione. 
Nell’edizione corrente – nella Casa del GF – si sono create due fazioni: gli “spartani” ed i “persiani”. I primi sono in numero superiore rispetto ai secondi. E’ chiaro che l’unione dei primi sia nata a scopo convenevole e a fini comuni perché ognuno di loro pensa che schierarsi con il branco più nutrito (di spietatezza) eviterà a lungo di nominarsi a vicenda e – come se questo già non bastasse – favorirà anche l’affossamento (spudoratamente calunnioso) dei “persiani”, in particolare di Antonella Fiordelisi, il loro eccellente capro espiatorio.
I “persiani”, invece – che sono in netta minoranza rispetto agli “spartani” – fanno gruppo per ragioni ben diverse. Sono una collettività esigua di persone integre e che agiscono, dunque, sulla base dell’onestà, della stima, del rispetto, della fiducia, dell’affetto e dell’amicizia reciproci. Tutte qualità che agli “spartani” non appartengono, né potranno a loro mai appartenere.
Forse molti di voi penseranno che i cosiddetti “Vipponi” (come li chiama il conduttore di suddetto programma TV: Alfonso Signorini) siano “burattini” guidati dai suggerimenti degli autori della trasmissione. Io non lo penso, però credo che potrebbero soltanto in qualche modo essere manipolati, ma senza comunque essere del tutto influenzati...Leggi tutto

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